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I ferri per buoi

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  1. fokista
     
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    Grazie a tutti! Ma aspettate un attimo...

    Infatti, dato che avete apprezzato, adesso vi beccate pure la seconda parte di questo speciale sui ferri per buoi... :mb52.gif:

    Allora,

    come per la forma dei ferri di cavallo anche per quelli dei bovini ci sono delle differenze regionali. Infatti ho notato come i ferri di area anglosassone siano differenti dai "nostri" ed abbiano una forma più stretta, a mo' di virgola.
    Ecco un esempio di ferri provenienti da una raccolta statunitense che hanno anche il pregio di essere montati a scopo didattico su uno zoccolo.



    Osservando bene, oltre alla forma, in questi ferri certamente non antichi vi sono anche altre diversità rispetto ai ferri che troviamo generalmente dalle nostre parti. Vi è la presenza di ramponi sia nella parte frontale che in quella posteriore del ferro e i fori dei chiodi sono disposti in un solco (di cui non conosco il termine tecnico esatto :angry: ) esattamente come avviene nei ferri di cavallo di epoca moderna. Inoltre è differente anche la testa dei chiodi. Infatti, qui la capocchia è schiacciata lateralmentementre. Ecco perchè in alcuni testi di area anglosassone i chiodi per i ferri dei buoi sono descritti e raffigurati così:



    Sempre a riguardo del modello a "virgola" vi propongo altri due esemplari di epoche differenti. Il primo proviene dal museo di Aylesbury (GB) e presenta un bordo esterno "ondulato", in corrispondenza dei fori per i chiodi. Questo modello è probabilmente tra i più antichi e ricorda i ferri di cavallo altomedievali. Purtroppo non è facile trovare dei ferri così antichi anche perchè, secondo alcuni autori, il materiale con cui venivano fabbricati era assai più scadente, e quindi più soggetto a corrosione e rotture, di quello dei ferri di cavallo.



    Il secondo modello che vi propongo testimonia invece il passaggio dalla fattura artigianale a quella industriale dei ferri per buoi. Ed ecco allora un bel paio di ferri industriali con tanto di numero "patent":



    Naturalmente vi saranno altre numerose varietà, legate alla tipologia del terreno, alla tecnica di forgiatura, alla tradizione regionale, ecc... Bisogna inoltre sempre ricordare che i maniscalchi creavano questi ferri quasi a misura delle zampe dell'animale che variavano naturalmente notevolmente per dimensione ed anche per forma o caratteristiche "individuali" dell'animale. Vi erano infatti, come per i cavalli, ferri speciali per correggere un appogio imperfetto del piede e ferri protettivi per proteggerne magari la parte più interna. Come in questo caso dove i ferri delle due unghie risultano uniti, probabilmente proprio per ragioni veterinarie.



    Bene mi fermo qui, ma ho numerose altre cartucce per il futuro... :P
     
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10 replies since 18/6/2012, 00:21   3150 views
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