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Il Comando alleato aveva previsto di lanciare l’offensiva finale contro la Linea Gustav nel mese di maggio. In questo periodo, infatti, le piogge sono scarse nell’Italia centrale e il terreno avrebbe avuto quindi tutto il tempo di rassodarsi e sopportare l’avanzata dei mezzi corazzati.
In un primo tempo la data fu fissata per il 24 maggio; ma Londra obiettò che quel giorno era troppo vicino a “Overlord” (lo sbarco in Normandia) e quindi si spostò l’inizio dell’attacco all’8, fissandolo poi definitivamente all’11.
Oltre al settore assegnato ai polacchi, i cui obiettivi sono già stati discussi, il piano prevedeva una pressione costante sull’intero corso della Linea Gustav, con entrambe le Armate alleate (la V e l’VIII) impegnate nello sforzo:
XIII Corpo britannico:
Doveva attaccare nella valle del Liri attraverso due accessi presso il paese di S.Angelo, con 4 divisioni (4ª, 78ª e 6ª britanniche, più l’8ª indiana). Parte di queste forze avrebbe poi inseguito i tedeschi in ritirata, mentre le restanti avrebbero piegato verso la Casilina per ricongiungersi con i polacchi che discendevano dalle pendici di Montecassino.
X Corpo britannico:
Si trovava a cavallo degli appennini, tra Falena e Terelle, ed era formato dalla 2ª divisione neozelandese, da una brigata motorizzata sudafricana, dalla 2ª brigata paracadutisti britannica e dal 1° Raggruppamento Motorizzato Italiano. Il suo compito era quello di inseguire i tedeschi qualora questi si fossero ritirati lungo le rotabili montane.
II Corpo americano:
Formato dalle divisioni di fanteria 85ª e 88ª statunitensi e dal Corpo di Spedizione francese. Le prime due unità dovevano spingersi lungo la costa tirrenica, a cavallo dell’Appia; le truppe del generale Juin invece dovevano penetrare attraverso gli Aurunci e spingersi all’interno, parallelamente alla via Casilina.
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