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A partire dal 19 marzo, con la terza battaglia di Cassino ancora in corso, ebbe inizio un’imponente operazione aerea da parte della M.A.A.F. (Mediterranean Allied Air Force), tesa ad isolare Cassino dal resto del mondo.
Circa 3.960 aerei tra caccia, cacciabombardieri, bombardieri leggeri, medi e pesanti, colpirono ogni obiettivo delle retrovie tedesche al fine di impedire l’afflusso di qualsiasi tipo di rifornimento o rinforzo sulla Linea Gustav.
I valichi dalla Germania e dall’Austria furono costantemente battuti, così come anche tutto ciò che veniva visto muoversi sul terreno o sull’acqua.
Bersagli favoriti erano i trasporti su ferrovia e gli stessi scali di smistamento del traffico, con notevoli ripercussioni anche sulla popolazione civile negli immediati paraggi.
La Luftwaffe in Italia disponeva di poco più di 300 caccia per contrastare questo sforzo alleato; essi però potevano ben poco nei cieli dominati dalla R.A.F. e dall’ U.S. Air Force.
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L'Operazione "Strangle" |
